Puoi anche essere la persona più felice del mondo: le disgrazie continueranno ad accadere.

Scomparsa - Chevy Stevens

Non sono un'amante dei thriller, di solito. I libri che ho letto di questo genere si contano su una mano, qualcuno mi è anche piaciuto, lo ammetto, ma in linea di massima non mi incuriosiscono. Al tempo stesso, però, sono innegabilmente attratta dai libri drammatici, quelli che raccontano storie vere, storie di sofferenza, di coraggio e di forza, quelli che stringono il cuore. Ecco perché Scomparsa ha attirato subito la mia attenzione. 
Annie è una giovane donna in carriera quando viene rapita e segregata in uno chalet, dove trascorrerà un anno di orrori e violenze, controllata a vista dal Pazzo, l'uomo che l'ha sequestrata. Una storia forte, quindi, ricca di emozioni e di mistero.. che però non mi ha convinto del tutto. I motivi sono principalmente due: al primo posto ci metterei l'aspettativa che le tante recensioni positive avevano creato attorno al romanzo. L'ho sentito descrivere come un libro angosciante, che toglie il fiato, che non ti lascia dormire. E forse l'avrebbe fatto se, e qui arriviamo al secondo punto, io non avessi letto da poco 3096 giorni, di Natascha Kampusch. Non voglio trascorrere ore a paragonare questi due libri, non sarebbe giusto, ma per spiegarvi con sincerità il perché delle 3 stelle devo per forza citare il romanzo della Kampusch.Scomparsa è senza dubbio una lettura intensa, i fatti narrati sono terribili, ma.. è finzione. 3096 giorni è reale, ed è una lettura che ti spezza qualcosa dentro, che ti cambia. Ecco perché, purtroppo, non sono riuscita ad apprezzare a pieno questo thriller. Credo di essermi, in un certo senso, vaccinata. 
Okay, finito, parentesi chiusa. Continuiamo a parlare del libro. 
La prima parte della storia mi è piaciuta molto, Annie è una buona protagonista, forte e intelligente al tempo stesso. Un carattere che bene o male rispecchia le donne dei giorni nostri, e che quindi riesce a far immedesimare molto la lettrice (ma che anche un lettore può tranquillamente apprezzare). 
Lo stile dell'autrice è molto buono, diretto e senza fronzoli, adattissimo alle vicende che deve narrare. Mi sono trovata spesso a chiedermi cos'avrei fatto io nei panni di Annie, e a sperare che una cosa del genere non succedesse mai, nè a me nè a nessun altro.. ma la cattiveria dell'uomo non lascia scampo, qualche volta. 
Peccato invece per la seconda parte del libro, che non mi è piaciuta. Trovo che la storia perda credibilità e originalità nel finale.. insomma, poteva decisamente evitare! 
Per concludere: Scomparsa è un libro che mi sento di consigliare, perché è scorrevole e misterioso al tempo stesso e offre una lettura interessante ma poco impegnativa. Se la Fazi deciderà di tradurre altri libri di quest'autrice li leggerò sicuramente.