Vincere significa fama e ricchezza. Perdere significa morte certa.

Hunger Games (Hunger Games, #1) - Fabio Paracchini, Simona Brogli, Suzanne  Collins

Scrivere nero su bianco la mia impressione su questo libro non è semplice, ma andiamo con ordine: brevemente, di cosa parla Hunger games? 
Katniss, sedici anni, si offre volontaria come tributo per salvare la sorellina. Questa scelta la porta ad essere uno dei 24 tributi che scenderanno in campo negli Hunger Games, i giochi della fame. 24 ragazzi tra i 12 e i 18 anni chiusi in un arena. Il solo scopo: sopravvivere. Per farlo, però, dovranno uccidere, perché solo uno di loro tornerà a casa vivo.

Inizio con il dire che odio leggere/seguire/guardare le cose quando sono sulla bocca di tutti, ma visto che manca poco all'uscita del film, e dato che per niente al mondo lo guarderei senza aver prima letto il libro (considerando soprattutto che ce l'avevo già in casa), mi sono decisa a leggerlo. 
L'originalità della trama è indiscutibilmente buona, c'è qualcosa di mai visto in questa storia, che mi è molto piaciuta. Avventura, pericolo e morte fanno da sfondo al libro. 
I punti negativi però ci sono, e passo subito ad elencarveli. 
Per prima cosa non bisogna dimenticare che Hunger Games è un libro per ragazzi! Le recensioni, la cover, il trailer del film, il commento in copertina di Stephen King.. tutto lascia pensare ad un libro crudo, forte e doloroso. No! Hunger Games ha una trama forte, sì, perché i giochi si basano sull'uccidere gli avversari, ma ci tengo a ricordare che è indirizzato ai ragazzi. Questo non significa che agli adulti non possa piacere, anzi, io sono la prova vivente che non è così, ma bisogna tenere conto del fatto che tutta la vicenda è scritta in modo semplicissimo. La "crudezza" del libro si limita a qualche freccia scoccata per uccidere un avversario, a ferite dall'aspetto poco bello e a bruciature infiammate. Voglio dire, quello che c'è dietro agli Hunger games (la decisione di far uccidere a vincenda un gruppo di ragazzi per il solo piacere degli spettatori), è spietato, ma non aspettatevi scene o situazioni particolarmente crude durante la lettura. 
Una cosa che non ho apprezzato è stata la decisione di mettere all'interno del libro la tipica Love Story. Per questione di spoilers non dirò troppo, ma il rapporto tra la protagonista e Peeta mi è sembrato insensato. E' stato creato per un motivo che all'interno della storia ha uno scopo, ma con una trama del genere e una protagonista come Katniss ci sarebbero stati altri modi per creare le situazioni che servivano, senza dover rendere il tutto sdolcinato. 
Passiamo ai personaggi: nessuno di loro mi ha particolarmente stupita. Pensavo che Katniss mi sarebbe piaciuta, siccome di solito ho un particolare interesse verso i personaggi schietti e poco romantici, ma sebbene lei faccia parte di questa categoria non mi ci sono affezionata né mi ci sono immedesimata. Dalle recensioni pensavo di trovarmi davanti ad una ragazza spietata e intelligente.. Katniss invece è una semplice sedicenne brava a cacciare e a sopravvivere, che non si pone troppe domande. 
Peeta stranamente mi è piaciuto, mentre tutti gli altri non mi hanno fatto né caldo né freddo. 
Come ho già detto lo stile dell'autrice è semplice e diretto, perfettamente adatto ad un pubblico dai 13 anni in su. 
Una cosa strana, che credo non mi fosse mai successa è stata la sensazione che il libro mi ha lasciato a fine lettura, o meglio, la "non sensazione". Durante la lettura (avvenuta praticamente in una sola giornata) mi sono trovata a leggere tutto d'un fiato, e l'ho concluso ieri sera. Ma con enorme sorpresa questa mattina, al risveglio, mi sono resa conto che del libro mi era rimasto poco o niente. Di solito le situazioni sono due: o amo un libro, e anche dopo averlo finito continuo a pensarci, a sentirmi emozionata/triste/arrabbiata/felice.. oppure già durante la lettura capisco che il libro non mi lascerà niente di particolare. Con Hunger Games invece è stato un misto delle due cose. Mi ci sono buttata a capofitto durante la lettura, ma una volta concluso non mi ha lasciato praticamente niente. Strano, davvero.

Concludo: il libro mi è piaciuto, ho trovato qualche situazione che non ho molto apprezzato e la storia d'amore mi ha fatto storcere il naso, ma nel complesso è un buon libro per ragazzi che consiglio