Dopo essere rimasta incantata da Wintergirls, ho atteso con impazienza di prendere Speak, convinta che mi sarebbe piaciuto tanto come l'altro, invece..
Invece no. L'argomento è difficile, questo è vero, e la Anderson lo tratta in modo in delicato, eppure questa storia, il modo in cui viene raccontata, e i suoi personaggi, non mi hanno toccata. L'ho sentito poco profondo, al contrario di Wintergirls.
Melinda, tredici anni. Violentata ad una festa.
Silenzio.
È questo che Melinda vuole: restare in silenzio, dimenticare. Scopre però che è impossibile, perché le parole bruciano nella gola.
Un libro che avrebbe potuto dare tanto, ma che a me ha lasciato davvero poco.