"Io sono stata solo me stessa, diario."

Letto in poche ore, costretta a letto a causa dell'influenza.. che dire? Scrivere una recensione su un libro tanto famoso è quasi inutile, penso sia già stato detto tutto, ma d'altronde perché non dire anche la mia? Brevemente: dopo aver sentito parlare per anni di questo diario autobiografico (o almeno così si dice), ero curiosa di capire il motivo di tanto scandalo. 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire è considerato un caso letterario da quasi dieci anni, con due milioni di copie vendute.
Poche pagine - 150 circa - per raccontare sotto forma di diario le emozioni e le prime esperienze della giovanissima Melissa, alle prese con la scoperta del sesso e dell'amore.
Bene, letto e finito. E la sola cosa che mi viene da dire è: e allora?
Voglio dire, sarà che quando è stato pubblicato gli erotici non avevano ancora invaso gli scaffali delle librerie e le 50 sfumature non spiccavano sui cartelloni pubblicitari, ma tutta questa oscenità io non l'ho trovata nel diario di Melissa. Sì, è scritto male. Sì, parla di sesso e sì, più di una volta cade nella volgarità, ma.. personalmente ho letto libri erotici di autrici molto, molto famose e soprattutto molto amate nonfarenomi nonfarenomi nonfarenomie, anche se senza alcun dubbio queste autrici hanno uno stile più ricercato della giovane Melissa, ma per quel che mi riguarda il contenuto resta quello: storie di sesso volgari, che hanno poco da dire.
Questa lettura non mi ha dato niente, ma di certo non mi ha scioccata, o almeno non per i suoi contenuti. D'accordo, la protagonista ha gusti sessuali discutibili, ma oh, contenta lei.. ognuno vive la sua intimità come gli pare, no? Della serie "famolo strano", tanto per. Che poi non sia esattamente da prendere d'esempio, non c'è neanche bisogno di dirlo, ma ci sono protagoniste che fanno scelte decisamente peggiori di Melissa - sì, Abby Abernathy, parlo di te - eppure sono amate e osannate dalle lettrici. Perché? Boh.
Non ci ho trovato niente di così scandaloso e, sebbene gli abbia dato solo due stelle - perché sì, resta comunque il pessimo lavoro di una ragazzina troppo inesperta per scrivere - non capisco tutto questo accanimento.Criticatelo perché è scritto male, criticatelo perché la Fazi poteva sradicare qualche albero per stampare un libro migliore, ma criticarlo per il contenuto non lo trovo onesto.
Penso addirittura che, tutto sommato, nella storia di Melissa si possa trovare qualche ragionamento interessante: la ricerca dell'amore, il sentirsi incompleti, l'imparare a conoscere il proprio corpo.. poi sì, il tutto è scritto e raccontato da schifo, purtroppo.
Bocciato? Sì, perché scrivere di sesso è facile, ma farlo riuscendo ad emozionare o a coinvolgere il lettore è un'arte, e in questo senso il diario di Melissa è un gigantesco buco nell'acqua, ma non l'ho trovato peggiore di altri libri erotici che invece hanno avuto molto successo. Ci ho perso un paio d'ore, ma in fin dei conti non sono pentita di averlo letto.. per lo meno adesso posso dire la mia su un libro di cui ho sentito tanto parlare.