Un romanzo avventuroso e movimentato, che parla della nostra storia recente, vista con lo sguardo acuto e ironico di una ragazzina ben decisa a mantenere intatta la propria capacità di ridere e di indignarsi.

Una valle piena di stelle - Lia Levi, Desideria Guicciardini

Una valle piena di stelle è un romanzo che ho scoperto per caso, parecchi mesi fa, e che da allora mi frullava nella testa in modo insistente. Ho trovato l'occasione di leggerlo in una freddissima giornata di Novembre e non ho potuto evitare di amarlo. Come avevo immaginato e sperato, Lia Levi è una scrittrice eccezionale. Uno dei motivi è sicuramente che "i personaggi di questo libro sono immaginari, ma i fatti raccontati sono realmente accaduti", come è giustamente specificato all'inizio del libro. Scrivere di qualcosa che si è vissuto sulla propria pelle deve essere difficile e al tempo stesso liberatorio, permette al lettore di tuffarsi direttamente nella testa dell'autore, e questo l'ho apprezzato moltissimo.
Una valle piena di stelle, vincitore del Premio Castello nel 1997, è una storia di speranza e di paura, che io ho letto con il fiato sospeso, nonostante non sia un testo ricco di adrenalina, al contrario, Brunisa ci tiene compagnia per più di un anno e mezzo, raccontando inizialmente quella che è la fuga verso la salvezza, verso il confine svizzero, passando poi al difficile periodo di trasferimenti, di fame e di dubbi e, infine, alla libertà e ad una nuova vita. In tutto questo seguiamo le avventure anche della sua famiglia, della mamma Adriana e di papà Philp, della prima amica e del primo grande amore.. tanti personaggi che toccano il cuore con le loro paure e le speranze, che fanno sorridere e a cui è facile affezionarsi, prima fra tutte Brunisa, che questo buffo nome lo porta con orgoglio.
La lettura è stata splendida, ho trovato esattamente quello che pensavo e più di una volta, con la sua semplicità, è riuscita a commuovermi. È un testo adatto a chi vuole avvicinarsi a questo periodo della storia, così lontano e al tempo stesso vicino abbastanza da non essere ancora dimenticato, che offre ai lettori giovani una visione della Seconda Guerra Mondiale pacata, ma reale, raccontata attraverso gli occhi di una ragazzina con una grande forza d'animo.
Sono davvero soddisfatta, è stato emozionante trovare tra le pagine i luoghi in cui sono cresciuta e dove tutt'ora abito, riconoscere i nomi delle vie e le ambientazioni mi ha fatto sentire molto vicina a Brunisa.. non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di questa autrice!