Caterina viene dal Sud, Yassine da molto più lontano. Bologna li farà innamorare perdutamente.

Un bacio dall'altra parte del mare (Italian Edition) - Simona Toma

Mi viene davvero difficile parlare di questo breve romanzo, perché in parte mi è piaciuto e in parte no.. la cosa certa è che l'ho letto durante un periodo stressante, ovvero sotto le feste di Natale, che con le cene e le visite dei parenti non è sicuramente il momento adatto a godersi una bella lettura.. insomma, è stato un po' sfortunato questo libro, ma a suo modo ho comunque apprezzato diverse cose.
La storia di Caterina ci porta tra le strade di Bologna, dove insieme al suo migliore amico Ettore assaggerà per la prima volta la libertà e l'indipendenza. Ciò che infatti mi è piaciuto è stata proprio la crescita che la protagonista subisce nel corso della storia. Il libro affronta in modo divertente e frizzante il periodo dei cambiamenti e del distacco dai genitori e dalla propria casa, una separazione che prima o poi tutti affrontiamo, chi per amore, chi per lo studio o per inseguire un sogno. Ed è proprio per studiare che Caterina si trasferisce a Bologna, disposta a seguire il corso di Giurisprudenza e a diventare avvocato, per accontentare il padre.
Fino a che non si innamora di Yassine, e tutto cambia.
L'incontro con il ragazzino marocchino le farà scoprire le vere gioie della vita e Caterina capirà, a poco a poco, che diventare grandi non vuol dire seguire la strada che qualcuno ha scelto per te, bensì decidere con la propria testa quale cammino seguire.
Una storia fatta di cambiamenti, quindi, di crescita e di scoperte, che affronta temi delicati come il rapporto con i genitori, l'omosessualità e il razzismo. Storia che però, nonostante gli elementi buoni, la scrittura piacevole e i personaggi sempre buffi e originali, non mi ha coinvolta più di tanto.
Alcune parti le ho trovate poco approfondite, altre troppo veloci. Il rapporto tra Caterina e Yassine sboccia quasi da una pagina all'altra e si evolve in un battito di ciglia, decisamente troppo frettolosa per soddisfare la lettrice romantica che, sotto sotto, c'è in me.
Ma a farmi storcere il naso è stato il finale, che proprio non sono riuscita a mandare giù. Se c'è una cosa che detesto, quando giro l'ultima pagina di un libro, è ritrovarmi a pensare "e quindi, finisce così? Ma perché, che roba è? È uno scherzo?"
Non fraintendetemi, non sono una fan accanita dei lieto fine in stile Disney, il problema è proprio che, in questo romanzo, un finale quasi non c'è. La storia viene semplicemente troncata in un punto qualsiasi, interrotta bruscamente a metà scena, quasi, e puff, finito. A me queste cose non piacciono, punto e basta. È una cosa puramente personale, infatti vi ricordo, come al solito, di prendere il mio parere con le pinze: se non l'ho apprezzato io non è detto che non possa piacere a voi.. ma a me di leggere 240 pagine e di non sapere neanche come finisce la storia, proprio non va.. che devo fare, mi invento io il finale? Suvvia. Troppe cose lasciate in sospeso, per potermi entrare nel cuore.
Non posso sconsigliarlo, perché mi ha regalato comunque una lettura leggera e scorrevole, ma non posso nemmeno dire di averlo apprezzato a pieno.