La nostra unica risposta al dolore è vivere.

Se per un anno una lettrice è uno dei tanti volumi che ho tenuto nella mia lista dei desideri per parecchio tempo, prima di poterlo effettivamente acquistare. Ma, a differenza di altri volumi, nei confronti di questo romanzo ho sempre sentito un legame.. come se la storia Nina mi chiamasse. Ed è durante le vacanze che sono finalmente riuscita a leggere le parole e il messaggio che l’autrice ha deciso di condividere attraverso il libro.
Durante una tragica ma normalissima mattinata, sua sorella sente un forte dolore all’addome, e tutto accade come un fulmine a ciel sereno.
Quattro mesi dopo Anne-Marie muore, lasciando nel cuore di Nina un vuoto e un dolore che per anni cercherà di anestetizzare riempiendo la vita (sua e dei suoi famigliari) di attività e frenesia, nel tentativo di non soffrire. Ma il dolore prima o poi torna sempre, e così Nina decide di prendersi un anno per superare il grande vuoto lasciato dalla morte della sorella, un anno per guarire, per capire.. un anno per leggere.
Un anno per tornare a vivere.
Leggere un libro al giorno per un intero anno, senza eccezioni, si rivela da subito un progetto impegnativo, ma anche efficace: attraverso le parole dei grandi scrittori Nina riesce poco a poco a trasformare il dolore per la perdita di Anne-Marie in forza, la forza di sorridere dei ricordi e di tenere sempre in vita la memoria dell’amata sorella.
Un libro emozionante e profondo, quindi, un piccolo gioiello per tutti gli amanti della lettura, che in questi amici di carta e inchiostro trovano pace, sollievo e risposte. Una storia che fa riflettere, commuove e insegna. Capitolo per capitolo, grazie alle tantissime citazioni presenti, ho scoperto libri e autori che adesso non vedo l’ora di leggere, e ho un foglio pieno di titoli che altrimenti non avrei mai conosciuto.
Nina racconta la sua avventura di lettrice con uno stile scorrevole, ma ricco di dettagli, in alcune occasioni ho trovato il testo un po’ confuso a causa dei tanti flashback e cambi di discorso (di riga in riga l’autrice propone diversi argomenti e situazioni: il ricordo di una giornata passata con Anne-Marie, una vicenda successa a suo padre durante la secondo guerra mondiale, la citazione di un autore, il suo parere su un libro letto ecc..), il tutto risulta un po’ caotico alcune volte.. o forse è stata solo una mia impressione, complice il fatto di averlo letto per metà in macchina e per metà con mio figlio attaccato al braccio. La seconda parte mi è piaciuta un po' meno, i primi capitoli mi avevano completamente rapita, ma man mano che la storia proseguiva invece di sentirmi più coinvolta mi sono trovata, alcune volte, infastidita. Il finale è un po' dispersivo, e spesso ho avuto la sensazione che per l'autrice leggere un libro al giorno (senza eccezioni per impegni, figli o imprevisti) fosse un peso.. i libri sono di grande aiuto, ma non mi è piaciuta l'idea di imporsi una quantità o una scadenza. Oltre a questa sensazione, però, l'ho trovata una lettura davvero meritevole.
Mi sento di consigliare questo libro davvero a tutti, in particolar modo ai bibliofili come me.. è una lettura ricca di emozioni e storie, in queste pagine conosciamo sì Nina, Anne-Marie e tutta la loro famiglia, ma ritroviamo anche personaggi e autori di cui abbiamo sicuramente già letto o almeno sentito parlare: Tolsotj, Murakami, Stephenie Meyer e tanti altri. Centinaia di storie, di vite e di luoghi in un solo libro.. come non farsi incuriosire?